Perché si decide di cambiare lavoro? Ecco 10 situazioni realmente accadute.

Quando si decide di cambiare lavoro, significa che è in corso una crisi.

La parola crisi evoca sempre scenari apocalittici. Nessuno vorrebbe attraversare di proposito una crisi ma, tuttavia, ciò succede prima o poi nella vita di ciascuno.

Nel lavoro, attraversare una crisi può significare anche solo attraversare un momento di riflessione che, a seconda dei casi, può portare o meno a prendere delle decisioni.

John Fitzgerald Kennedy affermava:

“Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità”.

Anche secondo me la crisi può costituire una preziosa opportunità.

Senza un punto di rottura molte carriere procederebbero con un percorso piatto e lineare, senza crescita e senza sfida alcuna … perciò la crisi rappresenta sicuramente un passaggio che andrebbe vissuto come tale.

In altre parole la crisi può rappresentare un utile momento di riflessione e di maturazione e da qui ne possono scaturire delle chance.

Ad esempio una crisi di insoddisfazione per il proprio ruolo in azienda può portare una persona a pensare di ricollocarsi.

Parlo di crisi difficilmente risolvibili in altro modo, se non pensando a cercare una nuova opportunità.

I motivi scatenanti una crisi di questo tipo possono essere tantissimi.

Io ne ho identificati 10, anche in base alle esperienze che ho vissuto con i miei clienti:

 

1 – Hai un capo che ti domina e che impedisce ai tuoi talenti di esprimersi. È lo stesso capo che ti ha selezionato anni fa ma che adesso ha probabilmente paura della tua maturata professionalità. Il fatto di essere continuamente trattati da risorsa Junior ti ha esasperato ed è arrivata l’ora di “telare”.

 

2 – Quello che fai non ti entusiasma più. Hai imparato tutto quello che potevi imparare ma l’azienda è troppo piccola per permetterti di cambiare totalmente mansione o di fare una crescita manageriale. Hai capito che, se aspetti ancora, passerai la vita a chiederti perché devi lavorare come un automa senza elementi di novità o di crescita.

 

3 – L’azienda dove lavori ha subito una importante ristrutturazione e ha sostituito alcuni manager. Il clima è diventato oltremodo pesante e il lavoro disorganizzato. Potresti aspettare che le acque si calmino … ma preferisci optare per un ambiente più solido e rassicurante.

 

4 – Il periodo di maternità è terminato e al tuo rientro in azienda non hai ritrovato il tuo ruolo precedente (un classico) anzi, ti hanno addirittura demansionato. Non hai più nessuna voglia di impegnarti in quella realtà e, siccome sei in gamba, preferisci cercare un’azienda dove la parità di genere sia consuetudine consolidata.

 

5 – Quando ti hanno assunto ti hanno dipinto un quadro molto diverso da quello che è poi stato l’impatto con la realtà. Hai chiesto spiegazioni ma le risposte sono state vaghe e fumose … addirittura hanno smentito alcune affermazioni fatte durante il colloquio. Senti puzza di manipolazione e, non sopportando di lavorare in un contesto poco professionale, preferisci optare per altri lidi.

 

6 – L’azienda ha tagliato il ramo dove tu ricoprivi un ruolo per te interessante e appassionante. Dato il tuo background ti hanno comunque tenuto assegnandoti però un altro ruolo che non ti appassiona abbastanza. Inutile dire che ti metti in cerca di un’altra azienda che può offrirti un mansionario più soddisfacente.

 

7 – È da tempo che ti confronti con i tuoi contatti all’estero i quali, per lo stesso ruolo, percepiscono uno stipendio molto più alto. Dati i progetti importanti che hai per il futuro, stabilisci che per un certo numero di anni lavorerai all’estero … e poi chissà se ritornerai.

 

8 – Hai abbandonato gli studi per immaturità e ora ti ritrovi a fare un lavoro che non appaga le tue reali ambizioni. Ti rimetti in gioco (anche rimettendoti sui libri) e non vuoi perdere un minuto di più per realizzarti.

 

9 – L’ambiente dove lavori è tossico. L’azienda è sicuramente interessante e sei appassionato del prodotto … ma avere a che fare con i mal di stomaco tutti i giorni è un affare che non puoi più reggere. Sei arrivato al punto che cambieresti lavoro a qualsiasi costo, anche accettando un ruolo meno gratificante.

 

10 – Vuoi cambiare lavoro perché vuoi fare esperienze diversificate nella vita, sperimentare e capire per che cosa sei più portato. Le persone attorno a te non capiscono perché vuoi lasciare un posto fisso dove ti trovi bene, ma tu “friggi” e vuoi dare ascolto alla tua spinta interiore.

 

La lista potrebbe allungarsi di molto, ma direi di aver selezionato una rosa abbastanza completa riguardo i principali scenari che portano alla crisi personale nel lavoro e al desiderio di cambiare.

E tu, ti riconosci in qualcuno di questi?

Che cosa stai facendo di concreto per risolvere la tua crisi?

Per raccontarmelo puoi scrivermi a: annadonadio@virtualad.it